Qui si parla di libri come lo si farebbe al caffè con un’amica, con un amico; leggi questo che è formidabile, no, non te lo presto, compralo, possibilmente in libreria.
Le catene narrative sono talvolta invisibili, non sempre sappiamo da dove nasce una storia . "La cassetta delle lettere per i cari estinti", di Lorenza Stroppa parte da un elenco di cose strane in un altro romanzo, "Lux" , di Eleonora Marangoni. Questo oggetto le resta in testa e diventa l'asse portante del romanzo: Arturo, prof e inventore aggiustatore, convince il parroco amico a fargli mettere questa cassetta in chiesa. Le lettere non dovrebbe leggerle nessuno, ma Arturo le legge. Come se venisse in superfice la rete dei ricordi rimorsi rimpianti di un piccolo paese.
Stroppa tesse con maestria la rete delle relazioni, in un romanzo avvincente fatto di piccole cose.
In genere i fatti precedono le narrazioni, ma a volte accade il contrario. A una presentazione Lorenza scopre che qualcuno l'ha realizzata davvero, prima del romanzo e anche dell'elenco di invenzioni di Marangoni, di cui Stroppa confessa il furto.
In Oltre il giardino Chance il giardiniere, interpretato da Peter Sellers, vive tutta la sua vita nel giardino e quando sarà costretto ad uscirne la saggezza semplice ne farà un personaggio pubblico influente.
Una storia del genere mi fu raccontata dalla nipote del giardiniere di un nobile lucchese, che da autodidatta era diventato ottimo botanico, in corrispondenza con botanici di tutta europa. L'ho raccontata in "Viaggiare e non partire".
Ma quale era la connessione con il film ? Nessuna in apparenza , ma un filo invisibile li legava, e chi viene prima non ha importanza, è come se appartenessero a un unico campo quantico e ciò che viene immaginato si realizza, nella vita reale e in quella immaginaria.
editore: Mondadori
anno: 2025
pagine: 264
formato: 15 x 22 cm
ISBN: 978-8804786047
Ferite, di Milva Cappellini, non è un libro rassicurante: le donne hanno vite complicate, dolorose,raccontate senza sconti con una partecipazione mai sentimentale dell’autrice.
Milva Cappellini ha scritto moltissimo, curato antologie, saggi accademici, ma qui trova una cifra stilistica controllatissima e chirurgica, una lingua che innamora per l’esattezza, a volte ricercata ma mai in modo gratuito.
Quando lo finisci tiri un sospiro e però ti viene voglia di lasciarlo sul comodino, per rileggerlo con calma. Da regalare, da tenere.
editore: Corsiero editore
collana: la locanda
anno: 2021
pagine: 84
formato: 14 x 21 cm
ISBN: 978-88-32116-59-5