15-04-2014
A Bergamo si giocava in casa , il tifo era tutto per noi ( sorelle, fidanzate, anziani genitori : il pubblico nella scherma è quello che è ). Gianni Ferraro aveva messo la stoccata vincente sul quattro pari dell'assalto decisivo, facendo venire le palpitazioni a Nando Cappelli e scatenando festeggiamenti da ultras degli altri pirati, Lembo Bocconi, Paroli e Carrara. Campioni europei.
Stavolta giocavamo fuori, nella fresca Finlandia, in un albergo in cui si alternavano feroci competizioni e giochi acquatici tipo Gardaland.
Al posto di Ferraro un altro Gianni, la matricola Mauceri, debuttante di lusso. Per farla breve : li abbiamo spazzolati tutti: sette a due contro i Cechi, otto a uno con i belgi, cinque a zero con i malcapitati Cechi che abbiamo ritrovato nei quarti, cinque a uno ai rivali di sempre, i tedeschi, in semifinale, per annichilire poi la Russia in finale con un perentorio cinque a uno, con Kojak Carrara che continuava ad essere insoddisfatto della sua prestazione mentre vinceva tutti gli assalti. Capitan Paroli sbancava il banco portandosi a casa il secondo oro in due giorni, come a Bergamo. Gianni, che avevamo portato solo per non confonderci con un nome diverso da quello del buon Ferraro, strapazzava con equanime vivacità russi e tedeschi, confermando la sua grande annata. Bocconi e Lembo facevano la loro parte, confermando che la forza di questa squadra è una grande compattezza e la fiducia che tutti hanno gli uni per gli altri.
Ovvio che Mauceri tra matricola, festeggiamenti per l'oro da matricola e normali offerte al bar, abbia finito uno stipendio, con grande gioia. Ci siamo salutati promettendoci botte da orbi agli italiani.
Andrea Bocconi